Nel 2017 uno studio italiano ha indagato il rapporto tra i nostri concittadini e lo stress, scoprendo che 6 milioni di italiani soffrono di questo malessere, prevalentemente a causa del lavoro. Lo stress è molto diffuso, specialmente nei paesi avanzati economicamente, ed è uno di quei malesseri che molto spesso non si notano da subito, ma che crescono nel tempo dentro le persone. Lo stress comporta numerosi effetti negativi, che vanno dalla stanchezza ai problemi di digestione, dalla perdita di memoria all’aumento di peso, dal calo della libido nella coppia alla diminuzione della fertilità.
In che modo agisce lo stress sulla fertilità?
Un gruppo di ricercatori americani dell’Ohio State University College of Medicine ha coinvolto in uno studio 501 coppie in cerca di un figlio e senza problemi di fertilità. Lo studio prevedeva il monitoraggio periodico die valori di due ormoni correlati allo stress, ovvero l’alfa-amilasi e il cortisolo. I ricercatori hanno osservato che alti livelli di alfa-amilasi (e quindi elevati livelli di stress) per periodi prolungati hanno ridotto del 29% le probabilità di concpimento delle partecipanti allo studio, mentre non è stata individ una correlazione tra il cortisolo e le problematiche legate ad una riduzione della fertilità.
Il ruolo dello stress sulla fertilità
Per quanto riguarda le donne, è stato dimostrato che alti livelli di stress possono provocare alterazioni nell’ovulazione e nel ciclo mestruale, con conseguenti effetti negativi sulla fertilità. Lo stress può comportare conseguenze anche in ambito maschile, in quanto, ad esempio, può influire negativamente sul livello di testosterone, un ormone coinvolto nella produzione degli spermatozoi.
L’importanza del supporto psicologico
S.I.S.Me.R. prevede un percorso pensato per la coppia infertile, in quanto il supporto psicologico, come abbiamo visto, è fondamentale per porre buone basi per la fertilità futuro di entrambi i partner. Questo percorso è composto da tre fasi:
1° Fase. E’ la fase conoscitiva, in cui i medici incontrano la coppia, spiegando le attività previste nel percorso. La coppia esprime formalmente la volontà di procedere col trattamento mediante la firma dei consensi informati. Inoltre, la donna si sottopone ai primi controlli medici.
2° Fase. Nella fase di pick-up, ovvero di prelievo degli ovociti, sono previste diverse modalità di assistenza psicologica, che va dal ricovero fino alla sala operatoria, e anche successivamente al risveglio dall’anestesia. Similmente accade per il sostegno al partner, casomai la donna sia tranquilla, ma lui manifesti stati di ansia e preoccupazione.
3° Fase. L’ultimo incontro avviene al momento del trasferimento degli embrioni, con la psicologa che accompagna la coppia in sala operatoria. Casomai tale trasferimento non possa essere eseguito per motivi clinici, la psicologa assiste la coppia nel comprendere e metabolizzare la notizia. Anche al termine dei tre incontri, la psicologa rimane a disposizione del paziente qualora richiedesse nuova consulenza.
L’infertilità come fonte di stress
E’ anche vero che la stessa infertilità costituisce una fonte di stress. Lo stress in questo caso è generato da una serie di fattori, come il senso di colpa e di solitudine, l’aspettativa del concepimento, i potenziali fallimenti, il dispendio di energie fisiche ed emotive legato ai trattamenti, il costo delle terapie, etc. In questi casi il rischio di allontanamento dei partner nella coppia aumenta, contribuendo ulteriormente a questo stato di malessere.
Consigli per migliorare il rapporto di coppia e ridurre lo stress
E’ importante mantenere i canali di comunicazione di coppia sempre aperti.
E’ importante salvaguardare la quotidianità della vita coppia.
Non bisogna giudicare il partner.
Elaborare rabbia e sensi di colpa verso sé stessi e il chiedere aiuto al partner per affrontare questa fase.
Affrontare il percorso un passo alla volta aiuta a concentrarsi e a ottimizzare le energie.
Non bisogna avere paura di chiedere aiuto in caso di bisogno.
Provare a elaborare le paure può essere utile per affrontarle al meglio.
Come combattere lo stress?
Combattere lo stress è la prima cosa da fare per aumentare le probabilità concepimento, e questo risultato si può ottenere prima di tutto creando una comunicazione sincera e positiva all’interno della coppia.
Anche tecniche di rilassamento come il training autogeno, il rilassamento progressivo o lo yoga possono portare benefici alle coppie in cerca di un figlio e a quelle che si accingono ad effettuare un trattamento di procreazione assistita.
Training Autogeno
La tecnica prevede una serie di esercizi specifici, comprendendo:
esercizi del ciclo inferiore o somatico, volti a far raggiungere la capacità di abbadonarsi all’ascolto passivo del corpo al fine di fronteggiarlo
esercizi del ciclo superiore o psichici, più complessi e volti al raggiungimento dell’ascolto passivo della psiche.
Il termine “autogeno” si riferisce al fatto che questa tecnica viene generata dal soggetto stesso. Essa comprende l’esercizio del respiro, l’esercizio del calore, l’esercizio della pesantezza, l’esercizio del cuore, l’esercizio del plesso solare e l’esercizio della fronte fresca.
Tecniche di Visualizzazione Guidata / Imagery
Un’altra tecnica di rilassamento è costituita dalla Visualizzazione Guidata (imagery), Tale tecnica consiste nella rievocazione di immagini in relazione ad un determinato stimolo o nell’induzione di immagini che il soggetto sviluppa autonomamente previo un breve processo di rilassamento.
Rilassamento Progressivo di E. Jacobson
L’obiettivo di questa tecnica è quello di ridurre la tensione residua, permettendo al soggetto di ritrovare sia la calma, che un intenso recupero energetico attraverso il riposo. Per tale motivo l’allenamento è previdsta per la tensione e la distensione muscolare, per il senso muscolare e la percezione della tensione mentale e distensione mentale.
Gli specialisti S.I.S.Me.R. sono a disposizione per chiarimenti e approfondimenti.