Nel 1980 coglie l’opportunità di andare negli Stati Uniti ad apprendere le tecniche di fecondazione assistita ancora sconosciute in Italia. In America collabora con Howard e Georgeanna Seegar Jones, pionieri della riproduzione assistita che, dopo aver lasciato il Johns Hopkins Hospital di Baltimora per andare in pensione, si trasferiscono in Virginia, a Norfolk, per fondare il Jones Institute for Reproductive Medicine presso la Eastern Virginia Medical School. Qui nel 1981 Anna Pia Ferraretti assiste alla nascita della prima bimba americana nata grazie alla fecondazione in vitro, la terza nel mondo dopo l’Inghilterra nel 1978 e l’Australia nel 1980.
Dopo 30 anni di professione Anna Pia Ferraretti afferma che «ogni nuova gravidanza è una nuova emozione e, nonostante abbia contribuito a migliaia di nascite, ogni nuovo successo è il più importante. Sebbene molti specialisti della fecondazione assistita trovino esaltante il momento della duplicazione cellulare, per me l’unico momento veramente importante è la nascita di un bimbo, di ogni bimbo. Per questo non vengono forzate le fasi iniziali della vita e tutto il percorso della fecondazione assistita viene proposto alla coppia come un’esperienza positiva, un cammino percorso insieme, indipendentemente dalla nascita di un figlio».