Periodo di feste. Anche se questo strano anno che stiamo vivendo ha limitato e cambiato le nostre abitudini, questo è periodo di riunioni familiari e visite ai parenti. E di solito periodo di domande indiscrete.
“Allora, quando me lo fate un nipotino?”
Una domanda all’apparenza innocente, che può innescare un profondo senso di angoscia e inadeguatezza in quelle coppie che non riescono ad avere un bambino o in quelle reduci da un fallimento di un ciclo di PMA.
Sono momenti che mettono a dura prova l’equilibrio sia dell’individuo che della coppia e diventano molto pesanti quando la situazione non è compresa o conosciuta dal resto della famiglia.
Desiderare un figlio e non riuscire ad averlo è un’esperienza che può essere paragonata ad un vero e proprio lutto per la persona e/o per la coppia che magari da tempo sogna di avere una famiglia.
Avere a che fare costantemente con questa frustrazione può portare a stati d’ansia o depressivi. E’ necessario vivere queste esperienze senza colpevolizzarsi, condividendo per quanto possibile con la famiglia e con gli amici ciò che si sta vivendo senza vergogna. Anzi, la condivisione può aiuta a superare i momenti di difficoltà che molte coppie vivono quotidianamente.
Per affrontare al meglio questa situazione, in caso una coppia decida di intraprendere un percorso di trattamento dell’infertilità, è fortemente raccomandato seguire in parallelo anche un percorso psicologico che supporti i partners durante tutto l’iter diagnostico e terapeutico, compresa la decisione in merito alla scelta della metodica più idonea e l’accettazione dell’eventuale insuccesso.
Presso S.I.S.Me.R., tale supporto psicologico è messo a disposizione di tutti i pazienti.
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