Il Tribunale di Bologna, in un’ordinanza firmata dal giudice Antonio Costanzo, ha riconosciuto il diritto di una coppia ad accedere alle tecniche di fecondazione eterologa. Nell’ ordinanza, datata 14 agosto, si chiarisce che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto di eseguire tali trattamenti non c’è alcun vuoto normativo che impedisca di procedere in base alle regole della medicina e alle norme in vigore.
Il ricorso ero stato presentato circa tre anni fa, contro il S.I.S.Me.R. di Bologna, che non aveva accolto la richiesta di eterologa fatta dalla coppia perché al tempo l’esecuzione di queste tecniche era vietata dalla legge 40. Un analogo ricorso, anch’esso accolto dallo stesso Tribunale, era stato presentato da un’altra coppia contro Tecnobios, per le stesse ragioni. Dopo la sentenza della Corte costituzionale il magistrato ha valutato il mutamento radicale del quadro normativo, considerando che “è venuto meno l’ostacolo dell’accoglimento della domanda”, e autorizzando così le due coppie ad accedere all’eterologa.
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