A seguito di una votazione svoltasi lo scorso 7 luglio il Parlamento tedesco ha autorizzato l’introduzione della Diagnosi Genetica Preimpianto (PGD) in Germania. Tra gli esperti convocati come consulenti c’è anche il Dott. Luca Gianaroli, Past Chairman della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE) e Presidente della Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione (S.I.S.Me.R.) che commenta con estremo favore la notizia.
“Questo nuovo provvedimento é molto importante, perché permetterà alle coppie portatrici di particolari patologie genetiche che spesso risultano in aborto, morte fetale o gravi problemi di salute ai nascituri, di selezionare gli embrioni che non presentino tali anomalie”, afferma il Dott. Gianaroli. “Tale decisione del Parlamento tedesco potrà avere ripercussioni anche in Italia. Infatti, sebbene nel nostro Paese questa tecnica sia legale e sia già applicata in alcuni centri, come ad esempio il S.I.S.Me.R. o il C.B.R. di Palermo, l’accesso alla PGD è soggetto alle limitazioni previste dalla Legge 40 che, di fatto, impedisce alle coppie fertili portatrici di patologie genetiche di sottoporsi a questa procedura diagnostica. Inoltre, le nuove tecnologie disponibili per effettuare la PGD, come ad esempio l’utilizzo dei microarray – conclude Gianaroli – ne hanno notevolmente accresciuto l’utilità e l’affidabilità, riducendo allo stesso tempo significativamente i potenziali rischi ad essa connessi”. |