Andrologia Clinica
I servizi di Andrologia Clinica del Sismer si occupano della diagnosi e della terapia medica/chirurgica dei problemi di salute maschili inerenti la funzione sessuale e la funzione riproduttiva.
Le principali patologie affrontate comprendono: infertilità, azoospermia, varicocele, disfunzione erettile, calo del desiderio, eiaculazione precoce, curvatura peniena, idrocele, fimosi, frenulo breve.
Dopo aver analizzato la cartella clinica del paziente per identificare eventuali fattori di rischio su cui poter intervenire, lo specialista procede alla visita specialistica. Se ritenuta utile, può essere eseguita in corso di visita una valutazione ecografica.

Esami Clinici e Diagnostici
L’andrologo conclude la visita definendo il percorso diagnostico (eventuali esami da eseguire) o terapeutico (trattamento farmacologico o chirurgico) che intende far seguire al paziente.
L’ecografia consente di esaminare in ambito andrologico lo scroto e i testicoli in esso contenuti per definire il relativo stato di salute (dimensioni testicolari, presenza di eventuale di cisti, noduli, calcoli, raccolte liquide, varicocele) e il pene per valutare l’efficienza della circolazione, la prostata e le vescicole seminali.
E’ un esame di laboratorio eseguito su un campione di liquido seminale, diviso in due fasi: una valutazione macroscopica, che prevede l’analisi di parametri quali il volume, l’aspetto e la viscosità, e una valutazione microscopica, che valuta concentrazione numerica, motilità, morfologia e altri fattori.
Questo esame rappresenta il primo step per la diagnosi di infertilità maschile, ma non solo. E’ infatti un’indagine di prevenzione suggerita a partire sin dall’età adolescenziale.
Al momento della prenotazione dell’esame, così come per tutti gli esami del campione seminale, è nostra premura comunicare al paziente come prepararsi all’esecuzione del test (giorni di astinenza, igiene, eventuale sospensione assunzione di farmaci).
L’esito dello spermiogramma sarà trasmesso al paziente entro le 24 ore successive all’esecuzione.
E’ un esame diagnostico generalmente eseguito in pazienti che hanno già effettuato lo spermiogramma, in previsione di un percorso di fecondazione assistita di 1° o 2° livello.
Lo scopo di questo test è di identificare la tecnica più accurata da utilizzare per il trattamento degli spermatozoi.
Può essere effettuato mediante l’utilizzo di due metodiche:
- La prima, swim-up, permette la separazione degli spermatozoi del plasma seminale sfruttando la loro motilità;
- La seconda, gradiente discontinuo di densità, consente la separazione sulla base della densità cellulare.
La decisione della procedura da applicare è compito dal team dei biologi del nostro laboratorio di andrologia, sulla base della natura del campione seminale oggetto ad analisi.
L’esito del test di capacitazione spermatica sarà trasmesso al paziente entro le 24 ore successive all’esecuzione.
E’ un esame diagnostico avanzato del campione di liquido seminale che ha lo scopo di analizzare lo stato del DNA contenuto nello spermatozoo.
Presso SISMeR, questo studio viene eseguito mediante tecnica SCD (Sperm Chromatin Dispersion), che in modo rapido e affidabile, valuta il livello di frammentazione del DNA spermatico.
L’integrità del materiale genetico dello spermatozoo è fondamentale nei processi di fertilizzazione e sviluppo embrionale, e rappresenta un importante indicatore della funzionalità degli spermatozoi. Un livello alterato di spermatozoi con DNA frammentato potrebbe essere la causa di infertilità maschile.
E’ un esame che studia la maturazione del nucleo dello spermatozoo valutando la presenza delle proteine specifiche che avvolgono e condensano il suo DNA a formare la cosiddetta cromatina.
Il grado di condensazione e quindi di maturità della cellula germinale maschile viene analizzato con un test di colorazione con il blu di anilina: le cellule spermatiche con un corretto grado di condensazione risultano incolori mentre quelle che si colorano di blu presentano un’alterazione.
Questa analisi è particolarmente indicata nei casi di ripetuti fallimenti di impianto in cicli precedenti. E’ inoltre indicata nei casi di sviluppo anomalo degli embrioni durante il ciclo di fecondazione assistita.
E’ un esame diagnostico avanzato che valuta le alterazioni numeriche e strutturali dei cromosomi dello spermatozoo mediante l’utilizzo di sonde di DNA colorate con sostanze fluorescenti di colori diversi, che si legano in forma specifica a ciascun cromosoma.
I segnali emessi sono letti attraverso un microscopio a fluorescenza che permette, non solo di «contare» i cromosomi, ma anche di approfondirne le caratteristiche strutturali.
Molto spesso, infatti, le alterazioni legate alla struttura dei cromosomi, le più comuni delle quali sono le traslocazioni, possono impedire il concepimento sia spontaneo che assistito, o essere causa di aborto. Qualora il portatore della traslocazione sia il partner maschile, la metodica in oggetto permette di stimarne il rischio riproduttivo valutando la proporzione di spermatozoi che ereditano la traslocazione in forma sbilanciata.
Il nucleo dello spermatozoo maturo possiede strutture interne regolari, orientate su assi longitudinali paralleli, che gli conferiscono proprietà di birifrangenza intrinseca visibile in un microscopio a luce polarizzata.
In condizioni patologiche, in particolare negli spermatozoi immobili o non vitali, l’assenza di una corretta struttura cellulare interna causa la perdita delle proprietà di birifrangenza.
Studiando la birifrangenza e le sue variazioni è possibile trarre informazioni relative alle strutture interne dello spermatozoo.
Il test è indicato per pazienti con gravi alterazioni dei parametri seminali, particolarmente in assenza totale di motilità (astenozoospermia). Data la sua natura non invasiva, è possibile eseguire la tecnica ICSI mediante l’utilizzo di uno specifico microscopio a luce polarizzata che consente la selezione degli spermatozoi che appaiono birifrangenti.
E’ un esame diagnostico che permette di identificare la presenza di anticorpi anti-spermatozoi sulla superficie dei gameti maschili. Il legame di questi anticorpi agli spermatozoi, ne determinano l’immobilizzazione e la conseguente difficoltà nell’interazione con l’ovocita.
In questi casi di parla quindi di diagnosi di infertilità immunologica.
Consiste nel congelamento e conservazione degli spermatozoi a bassissime temperature (quasi -200°C) permettendo di fermare nel tempo, senza alcun limite, lo stato della propria fertilità.
Questa tecnica, mirata alla preservazione della fertilità maschile, è raccomandata a pazienti oncologici che dovranno sottoporsi a trattamenti anti-tumorali invalidanti.
E’ inoltre consigliata a pazienti che dovranno sottoporsi a tecniche di fecondazione assistita, ma che prevedono difficoltà nella produzione di un campione seminale il giorno previsto per l’inseminazione.
Si possono inoltre sottoporre a congelamento del liquido seminale uomini che decidono di crioconservare a scopo esclusivamente preventivo.
L’accesso a questa tecnica prevede l’esecuzione di esami preliminari che verranno indicati dai medici del Centro.
Prelievo Chirurgico degli Spermatozoi
S.I.S.Me.R. offre la seguenti tecniche: MESA, TESE e Micro-TESE, le quali si differenziano l’una dall’altra per la metodica di prelievo degli spermatozoi.
In ogni caso, gli spermatozoi prelevati potranno essere crioconservati.
Prevede il prelievo chirurgico di spermatozoi direttamente dall’epididimo nei casi di azoospermia ostruttiva.
La tecnica prevede l’inserimento di un sottile ago all’interno di uno dei tubuli epididimari, che trasportano gli spermatozoi dal testicolo alle vie seminali. Gli spermatozoi così raccolti possono essere impiegati direttamente “a fresco” per l’iniezione degli ovociti mediante ICSI, o possono essere crioconservati per un loro utilizzo differito.
Si tratta di una tecnica eseguibile, a discrezione del chirurgo, in anestesia locale.
Consiste nel prelievo chirurgico di spermatozoi direttamente dal testicolo, sia nei casi sia di azoospermia ostruttiva che di azoospermia non ostruttiva.
La tecnica prevede l’asportazione di minuscole quantità di tessuto testicolare (biopsia), a seguito di una piccola incisione che consente di esporre il tessuto testicolare. La biopsia viene consegnata ai biologi per la ricerca di spermatozoi.
Gli spermatozoi ottenuti possono essere impiegati direttamente “a fresco” per l’inseminazione degli ovociti mediante ICSI, o possono essere crioconservati per un loro utilizzo differito.
Si tratta di una tecnica eseguibile, a discrezione del chirurgo, in anestesia locale.
E’ una tecnica di ricerca e prelievo di spermatozoi direttamente dal tessuto testicolare che si effettua eseguendo una biopsia mediante l’utilizzo di microscopia operatoria. L’uso di questa tecnologia consente di individuare le aree del testicolo più promettenti per il recupero di spermatozoi dove vengono effettuate piccole biopsie.
La procedura è eseguibile, a discrezione del chirurgo, in anestesia locale e gli spermatozoi raccolti possono essere impiegati direttamente “a fresco” per l’iniezione degli ovociti mediante ICSI, o crioconservati per un loro utilizzo differito.
È attualmente considerata la tecnica di prelievo più efficace sia nei casi di azoospermia non ostruttiva, sia in quelli di azoospermia ostruttiva.