INVASIONE DELLA TECNOLOGIA NELLA CRESCITA DEI BAMBINI, I PRIMI ANNI SONO CRUCIALI NELLA FORMAZIONE DEL RAPPORTO GENITORI-FIGLI
Una società tecnologica che cambia rapidamente in grado di influenzare, persino, i primi mesi di vita; questo il profilo che emerge dalla ricerca effettuata dall’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo [1]. Risulta infatti che il 36% dei genitori non racconta più favole ai bambini, il 22% sceglie l’assistente vocale per cantare le ninne nanne, oltre la metà dei genitori usa lo smartphone durante le poppate, o lo svezzamento, e il 64% intrattiene i figli con dispositivi digitali durante il giorno.
Dati che sono lo specchio di un mondo cambiato in pochi anni e che ricorre alla tecnologia fin dalla nascita mostrando in certe situazioni un abuso nell’uso del cellulare, strumento che può diventare un elemento invasivo nel rapporto con i figli.
Nei primi mesi di vita, la voce dei genitori ha un ruolo emozionale che tranquillizza dando sicurezza al bambino, assumendo quindi un valore fondamentale nello sviluppo psico-emotivo.
Anche nei momenti di crisi, pianto o rabbia è preferibile comunicare senza ricorrere a uno schermo, insegnando al figlio come gestire le emozioni senza distrazioni che possono bloccare l’elaborazione dei sentimenti.
Importante, infine, il momento dei pasti dato che le abitudini alimentari acquisite in infanzia sono in grado di influenzare la salute durante tutta la vita futura; per cui dall’allattamento, allo svezzamento fino al consumo del cibo in autonomia, è bene sfruttare questi momenti di legame tra genitore e figlio creando un ponte di comunicazione che si rafforzerà nel tempo.
Senza demonizzare il cellulare, o altri dispositivi tecnologici, l’importante è non esagerare anche perchè l’uso eccessivo, può influenzare la qualità del sonno, la postura e la vista; è meglio usarlo per cose utili come le app che diffondono “suoni bianchi” o per cantare o raccontare storie insieme.
L’arrivo della tecnologia non deve creare distanze, ma deve essere vissuto come uno strumento da condividere per giocare, apprendere ed esplorare.
I primi anni di vita sono un’occasione irripetibile per creare un legame unico e speciale, tale considerazione è valida per ogni genitore, ma lo è ancora di più per chi ha un figlio nato dalla PMA, un figlio che ha fortemente voluto ed è arrivato, spesso, dopo tanti tentativi falliti e per il quale il percorso di crescita è un viaggio speciale di cui non perdere momenti preziosi che non torneranno.
[1] https://www.dipendenze.com/bambini-schiavi-del-digitale
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