QUANTO TEMPO HO ANCORA PER RIUSCIRE A CONCEPIRE? ATTENZIONE ALLA MENOPAUSA PRECOCE
Tra le cause di infertilità, sta assumendo un ruolo rilevante un fenomeno spesso poco conosciuto e sottovalutato: la menopausa precoce.
La menopausa è un fenomeno fisiologico che normalmente si manifesta intorno ai 45-50 anni e implica per la donna l’esaurimento della riserva ovarica e, di conseguenza la fine dell’età fertile.
In alcune donne, però, la menopausa può manifestarsi anche diversi anni prima rispetto alla media, con la potenziale compromissione di un eventuale processo riproduttivo. La menopausa precoce spesso non ha una causa specifica, ma ci sono vari fattori che possono influire, come ad esempio la familiarità (madre, nonna con menopausa precoce), il fumo, un alimentazione scorretta e uno stile di vita eccessivamente sedentario.
In altri casi invece, la menopausa può insorgere forzatamente in giovane età per via di trattamenti medici (chemio e radioterapia) o chirurgici (isterectomia).
Al di là di cercare di condurre uno stile di vita sano, purtroppo attualmente non si può far molto per prevenire la menopausa precoce, che è un fenomeno irreversibile. Abbiamo però a disposizione alcuni strumenti che possono predirla con un elevato grado di accuratezza, come ad esempio la conta dei follicoli antrali (AFC) che prevede un esame ecografico eseguito nella prima fase follicolare del ciclo mestruale per valutare il numero di follicoli antrali presenti all’interno delle ovaia.
Di solito, per avere un quadro più completo, è consigliabile abbinare questo esame al dosaggio dell’ormone anti-mulleriano (AMH), la cui concentrazione nel sangue riflette la quantità di follicoli e la qualità ovocitaria. Si tratta di esami semplici e poco invasivi, particolarmente consigliati se si sospetta di avere qualche fattore di rischio o se si desidera programmare una gravidanza.
E’inoltre importante tenere sempre presente che fisiologicamente la fertilità femminile diminuisce con l’età e che già alcuni anni prima della menopausa la capacità riproduttiva può essere significativamente compromessa. Che fare, allora, se i valori indicano che ormai il processo menopausale è in atto e rimane poco tempo?
Una soluzione possibile è la crioconservazione degli ovociti (detta anche “social freezing“) per accedere successivamente alle procedure di procreazione medicalmente assistita qualora non si riesca a concepire in modo spontaneo. Il processo prevede un’induzione dell’ovulazione attraverso la somministrazione di farmaci che permettono di portare a maturazione più follicoli, il prelievo degli ovociti e il loro congelamento in azoto liquido (-196° C), mezzo nel quale possono rimanere conservati senza degenerare per anni. Chiaramente però la crioconservazione non migliora la qualità ovacitaria, per cui il social freezing garantisce migliori risultati se fatto in giovane età o comunque prima che i sintomi della menopausa inizino a manifestarsi.
Occorre anche tenere presente che la menopausa, però, non implica necessariamente la rinuncia al progetto di una gravidanza. In assenza di controindicazioni, infatti, è possibile valutare il ricorso alla donazione di ovociti.
Per evitare spiacevoli sorprese e delusioni, è importante che ogni donna sia consapevole dei meccanismi fisiologici del proprio corpo, dei fattori di rischio che possono influire su di essi e degli strumenti che la medicina mette a disposizione. E’ necessario inoltre monitorare alcuni sintomi che possono fungere da campanelli di allarme, come ad esempio irregolarità del ciclo mestruale, vampate di calore, emicrania e disturbi dell’umore.
Qualora si sospetti di essere a rischio di menopausa precoce, è sempre consigliabile parlare con il proprio ginecologo, che prescriverà gli esami più appropriati per valutare la situazione. Presso S.I.S.Me.R. è possibile eseguire tutti gli esami diagnostici, effettuare la crioconservazione di ovociti, consultare uno specialista in medicina della riproduzione per conoscere le opzioni disponibili o programmare un trattamento di procreazione assistita. Non abbiate timore a confrontarvi con gli specialisti, parlare apertamente con loro può fare la differenza per il vostro futuro.
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