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Che cos’é?
Per crioconservazione si intende la possibilità di conservare in azoto liquido, a una temperatura inferiore a -196°C, cellule o tessuti. Nel campo della procreazione medicalmente assistita può applicarsi al liquido seminale, agli ovociti, agli zigoti e agli embrioni.
Ovociti
La prima gravidanza a termine da ovociti congelati è stata riportata nel 1986, cui hanno fatto seguito due primati mondiali da parte di due centri di Bologna: nel 1997 c’è stata la prima nascita ottenuta mediante la tecnica di congelamento lento applicata dal gruppo della Dottoressa Porcu dell’Ospedale Sant’Orsola, mentre due anni dopo è nato il primo bambino con la tecnica di vitrificazione utilizzata dal gruppo del Dottor Gianaroli presso il Centro S.I.S.Me.R. Attualmente, presso i laboratori S.I.S.Me.R. la tecnica utilizzata è la vitrificazione.
La crioconservazione di ovociti ha evidenti vantaggi di ordine etico rispetto al congelamento di embrioni e, ad oggi, presso S.I.S.Me.R. è utilizzata routinariamente per la preservazione della fertilità in pazienti che devono sottoporsi a terapie oncologiche o che, semplicemente, vogliono posporre la maternità.
Allo stato attuale, grazie alla lunga esperienza ed alla messa a punto di nuove tecniche, gli ovociti crioconservati sopravvivono allo scongelamento in alta percentuale e possono realisticamente offrire buone possibilità di gravidanza. Gli ovociti scongelati devono sempre essere inseminati utilizzando la tecnica ICSI, anche qualora il liquido seminale presenti parametri di normalità.
Zigoti
Lo zigote è la cellula uova fecondata da uno spermatozoo e rappresenta lo stadio che ha le migliori possibilità di sopravvivenza al congelamento ed allo scongelamento. Presso S.I.S.Me.R., la crioconservazione di tutti gli zigoti è utilizzata dal 1996 nelle pazienti a rischio di iperstimolazione ovarica (OHSS) per ridurre la incidenza e la severità di questa complicanza.
Embrioni
Il numero di embrioni sviluppatisi “in vitro” può superare il numero ottimale di embrioni da trasferire. La possibilità di crioconservare gli embrioni in eccesso permette alla coppia di poterli trasferire all’interno dell’utero della partner in un momento successivo senza dover affrontare tutte le tappe di un nuovo ciclo. La legge 40/2004 vietava il congelamento di embrioni (eccetto in caso di gravi motivi medici), costringendo le pazienti a sottoporsi a diverse stimolazioni in caso di fallimento dei trattamenti. A seguito della Sentenza 151/2009 della Corte Costituzionale, i medici possono nuovamente utilizzare questa tecnica per tutelare la salute delle pazienti e dei nascituri. Le tecniche attuali garantiscono un elevato tasso di sopravvivenza allo scongelamento e percentuali di gravidanza comparabili a quelle dei trasferimenti a fresco.
La crioconservazione presso S.I.S.Me.R.
I Centri S.I.S.Me.R. sono stati pionieri delle tecniche di crioconservazione, avendo contribuito a mettere a punto la tecnica di vitrificazione, che è attualmente la più utilizzata a livello mondiale.
Tutti i trattamenti di procreazione assistita includono la criconservazione di eventuali embrioni in surplus e, in caso di rischio di iperstimolazione, la procedura prevede il congelamento di tutti gli zigoti/embrioni disponibili per tutelare la salute della paziente.
E’ inoltre disponibile il servizio di preservazione della fertilità, che permette alle pazienti che devono sottoporsi a trattamenti medici o che desiderano posporre la maternità di crioconservare preventivamente i propri ovociti per un eventuale utilizzo futuro.
In campo maschile, è possibile effettuare la crioconservazione del liquido seminale in preparazione a un trattamento di procreazione assistita oppure per preservare la propria fertilità in caso di terapie mediche o chirurgiche che potrebbero comprometterla.