Trasparenza
Privacy
Preparazione
Qualità
Documenti Utili

Array-CGH

L’Array-CGH (ibridazione genomica comparativa su array) è una tecnica di citogenetica molecolare all’avanguardia effettuata al Sismer del gruppo NefroCenter effettuata tra le 15 e le 18 settimane di gestazione.

E’ impiegata nella diagnosi prenatale per l’individuazione di variazioni del numero di copie (CNVs) e anomalie cromosomiche submicroscopiche. Questa metodologia diagnostica offre una risoluzione superiore rispetto al cariotipo convenzionale, consentendo di rilevare alterazioni genomiche sbilanciate associate a patologie complesse. E’ quindi in grado di individuare disabilità intellettiva, autismo, epilessia e malformazioni congenite.

Principi Scientifici e Meccanismi Molecolari dell'Array-CGH

L’Array-CGH si basa sull’ibridazione competitiva di DNA fetale e DNA di riferimento su un array di oligonucleotidi o cloni di DNA che rappresentano l’intero genoma. La tecnica permette di identificare regioni genomiche con guadagni o perdite di materiale genetico, fornendo informazioni dettagliate sulla localizzazione e l’estensione delle CNVs. La precisione dell’analisi è garantita dalla densità delle sonde sull’array, che determina la risoluzione della tecnica.

Applicazioni dell'Array-CGH

L’Array-CGH trova applicazione in un ampio spettro di situazioni cliniche, tra queste

Anomalie ecografiche fetali

In presenza di malformazioni congenite, ritardo di crescita intrauterino (IUGR) o altri segni ecografici suggestivi di anomalie cromosomiche.

Cariotipo fetale normale con sospetto clinico

In casi in cui il cariotipo convenzionale risulta normale, ma permangono sospetti clinici di anomalie genetiche, come ritardo dello sviluppo o disabilità intellettiva.

Ritardo di crescita intrauterino (IUGR) non spiegato

In casi di IUGR non attribuibile a cause materne o placentari.

Storia familiare di anomalie cromosomiche o sindromi genetiche

In presenza di una storia familiare di anomalie cromosomiche o sindromi genetiche note.

Gravidanze con risultati di screening biochimico anomali

In casi di screening biochimico del primo o secondo trimestre che indicano un rischio elevato di anomalie cromosomiche.

I vantaggi rispetto al Cariotipo Convenzionale

L’Array-CGH consente di rilevare CNVs di dimensioni inferiori a quelle rilevabili con il cariotipo convenzionale (10 Mb), aumentando la sensibilità diagnostica.

Inoltre, analizza l’intero genoma, consentendo di identificare anomalie in qualsiasi cromosoma, comprese le regioni submicroscopiche. Quindi è particolarmente efficace nella diagnosi di sindromi da microdelezione/microduplicazione, che sono spesso associate a disabilità intellettiva, autismo e malformazioni congenite. Allo stesso tempo, però, non rileva riarrangiamenti bilanciati, non identifica mutazioni puntiformi e potrebbe anche identificare CNVs di significato clinico incerto, che richiedono ulteriori indagini, come l’analisi dei genitori o studi funzionali. Le prospettive future includono l’integrazione dell’Array-CGH con altre tecniche di genomica, come il sequenziamento dell’intero esoma (WES) o dell’intero genoma (WGS), per una diagnosi prenatale sempre più precisa e completa.