Fino ad ora si è sempre detto e pensato che il fumo di sigaretta fosse un vizio: un vizio che in qualsiasi momento è possibile abbandonare. Niente di più falso. Il fumo di sigaretta non è un vizio, non è un’abitudine, ma una vera e propria tossicodipendenza.
Il tabagismo è una malattia che uccide più della droga e più dell’AIDS: l’OMS definisce la morte legata al fumo di sigaretta la prima causa di morte facilmente evitabile. In Italia fumano poco meno di 12 milioni di persone (23,5% della popolazione di 15 anni e oltre), di cui 7 milioni di uomini (27,9%) e 5 milioni di donne (19,3%). Erano il 25,6% nel 2005 e il 24,3% nel 2006 con una diminuzione dello 0,8% nell’ultimo anno.
Sempre in Italia sono circa 80 mila i decessi attribuibili al fumo ogni anno, praticamente il 14,2% di tutte le morti. E’ accertato che il fumo abbrevia la vita dei fumatori di circa 8,3 anni secondo alcuni studi, altri parlano di un accorciamento della vita di 12 anni, ma tutti sono concordi nel dire che i fumatori muoiono precocemente sacrificando una buona parte della loro vita al piacere del fumo. Il fumo fa male ai polmoni, al cuore, alla pelle e a molti altri apparati e organi interni; c’è un effetto collaterale, tuttavia, di cui forse si parla troppo poco, e che interessa gli uomini e di conseguenza anche le donne. “Fumare rende impotenti e interferisce riducendo la fertilità”. Partendo da queste considerazioni, il 31 maggio in occasione della giornata mondiale contro il tabacco, si è tenuto presso la Cappella Farnese del Comune di Bologna un dibattito con la cittadinanza sulla problematiche correlate al fumo. L’evento, organizzato dal dottor Stefano Nava e Alessandro Zanasi della Pneumologia del Policlinico S.Orsola di Bologna, in collaborazione con il Comune di Bologna, Confcommercio, i Centri antifumo della provincia e SISMER, è stato moderato dal giornalista Beppe Severgnini. Di estremo interesse la partecipazione dei ragazzi delle scuole che hanno mostrato la loro maturità e la loro sensibilità verso il problema, presentando manifesti, spot e filmati contro il fumo, il che messaggio che è emerso è stato chiaro:
– non fumare, il fumo fa male alla salute.
– se hai iniziato a fumare per sentirti grande, smettere vuol dire che sei cresciuto.
Dott. Alessandro Zanasi – Presidente A.I.S.T. (Associazione Italiana Studi della Tosse)
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